Agenti immobiliari

Gamification: quando profitto e divertimento fanno crescere il tuo team immobiliare!

Articolo di La Redazione 8 settembre 2020
Consigli pratici per incrementare la produttività senza stress
Tutto col gioco, niente per gioco

Il gioco è una delle prime esperienze formative che fa il neonato.  Molti credono, a torto, che la fase ed il gusto per il gioco sia da limitarsi all’infanzia. In realtà è un elemento permanente della nostra esistenza. Il pedagogo Robert Baden-Powell, su questo principio ha fondato l’esperienza educativa dello Scoutismo. La frase "Tutto col gioco, niente per gioco" è un suo motto.

Le persone giocano continuamente, c'è chi gioca con una pratica sportiva, chi mantiene la tradizione del gioco di società, chi si sfida con gli innumerevoli videogame in circolazione, fenomeno che coinvolge grandi e piccoli di tutto il mondo, chi rischia col gioco d'azzardo. Da qualche tempo inserire l’elemento “gioco” nell’attività imprenditoriale è diventata una strategia di team building, chiamata gamification, con sorprendenti risultati in termini di produttività e di profitto.   
 

Vuoi giocare anche tu?

Per giocare occorre una squadra, affiatata ed allineata rispetto ai risultati da raggiungere, formata e consapevole di se stessa e del brand che rappresenta. Una squadra capace di orientarsi e farsi guidare da numeri concreti, obiettivi e risultati rappresentati in grafici e schemi.
Occorrono professionisti che vogliono mettersi in pista ed accettare la sfida e la competizione. Se ti riconosci, sì: puoi giocare con noi!

Perché la gamification è una strategia vincente nel settore immobiliare? Perché può affiancare o sostituire il sistema di incentivazione individuale con uno in cui la squadra o il team sono in competizione pro-attiva per il raggiungimento di specifici obiettivi ben definiti e condivisi. 

Le 7 regole del gioco

Per ogni gioco che funziona servono poche  regole, chiare a tutti. 

  1. Punteggio
    Ad ogni attività corrisponde un punteggio. Per esempio:
    - conversazioni/contatti, 10 punti ciascuno;
    - appuntamenti, 100 punti ciascuno;
    - acquisizione cliente: 500 punti;
    - chiusura della trattativa, 1000 punti;,
    - attività di studio, formazione, approfondimento documentata,  30 punti;
    - attività di caricamento dati sul database CRM dell’agenzia, 10 punti per ogni ora dedicata.
     
  2. Graduatoria
    Guardando qualunque attività sportiva, mentre con un occhio seguiamo l’azione degli atleti, con l'altro prestiamo attenzione al contatempo e al tabellone elettronico dei punteggi.
    Ecco, anche tu dovrai far si che tutti possano avere sempre sott’occhio la situazione con un aggiornamento quotidiano: potrai usare una lavagna in agenzia o uno strumento via web condiviso perché la graduatoria sia accessibile a tutti 24/7. Questo stimolo, di per sé, potrebbe aumentare la produttività anche del 30%.
     
  3. Uso del database CRM
    Il tuo sistema di CRM (Customer Relationship Management) dovrà essere il punto di partenza e di arrivo di ogni “mano giocata” dal tuo team. Da esso potranno essere estratti i contatti da interpellare, in esso dovranno essere riversati i dati raccolti, indipendentemente dal loro esito. In tal modo il segmento dei clienti sarà meglio definito ed il tuo archivio si arricchirà.
     
  4. Competizione positiva
    Perché il gioco funzioni, esso deve stimolare ognuno a dare il proprio meglio, in un reciproco superarsi, all'interno di un clima sereno. Se invece si realizza un contesto di concorrenza interna, con sgambetti e tensioni, tutta la macchina si inceppa e potrebbe causare danni alla coesione e al raggiungimento degli obiettivi.
    Cura che ciò non avvenga. Magari trova un’agenzia analoga alla tua, che opera in un mercato sufficientemente lontano e proponi una sfida a distanza. Così coltivi lo spirito del team. Oppure puoi prevedere un bonus di punteggio a quanti raggiungono un grosso obiettivo lavorando in collaborazione con un altro membro del team.
     
  5. Tempistica
    Un’altra regola aurea del gioco è che “un bel gioco dura poco”. Perché non venga a noia, un gioco dovrebbe essere interrotto prima che raggiunga il massimo dell’entusiasmo: in tal modo resta la voglia di farlo ancora. Ti consiglio di usare questa strategia per far fronte a periodi di bassa produttività e per un tempo determinato, un mese, massimo tre. In tal modo potrà essere riproposto in seguito, quando opportuno, e senza trasformare il gusto della competizione giocosa in causa di stress per il raggiungimento del punteggio.
     
  6. Premi
    È molto importante che passi il concetto “ha vinto lui/lei, ma bravi tutti!”. I premi finali devono essere noti fin dall’inizio della partita e  ovviamente non si sostituiscono ad eventuali provvigioni, incentivi o riconoscimenti di produttività di natura patrimoniale.

    I primi premi possono consistere in una cena, uno spettacolo o un week-end di vacanza offerta. Per concretizzare il “bravi tutti” pensa a sottopremi specifici per categoria di attività. Infine festeggia la fine della “partita” con una cena collettiva insieme a tutta la squadra.

  7. Briefing e de-briefing
    Come detto all’inizio, “tutto col gioco, niente per gioco”. Infatti l’inserimento dell’aspetto ludico non deve far perdere di vista il fatto che parliamo di professionisti che svolgono un’attività economica finalizzata al profitto. Per questo motivo la “partita” deve essere introdotta da una seduta plenaria dove si espongono le regole del gioco e si risolvono tutti i dubbi e le perplessità.
    Durante tutta la sua durata, ne devi essere arbitro e periodicamente riunire il team per fare il punto della situazione e mantenere alta la motivazione. Alla fine, organizza un confronto libero tra tutti per poter evidenziare i risultati positivi ottenuti ed eventuali negatività emerse, da evitarsi in futuro. 


Molti ne parlano, alcuni non sono del tutto convinti, magari pensano che non sia una cosa seria. Tu, invece, spegni il PC e scendi in campo!

La Redazione