Credito

Superbonus 110%: un’opportunità che crea valore

Articolo di Davide Renna 23 novembre 2020
Acquisire immobili per vendere emozioni.
La Bellezza come filo conduttore

Da ormai diversi mesi il mondo sta vivendo una situazione straordinaria e il nostro Paese sta attraversando un periodo complesso dove tutto è stato messo in discussione. Il sistema sanitario, quello scolastico, le relazioni interpersonali e il mondo del lavoro.

Quando ho iniziato a scrivere quest’articolo mi è venuta in mente una frase tratta da “L’Idiota” di Dostoevski: "La bellezza salverà il mondo".

Probabilmente è una frase un po’ troppo azzardata. Molti di voi penseranno cosa c’entri “l’artista del caos” con l’argomento. Apparentemente nulla, tuttavia credo in momenti come questo sia necessario ripartire da ciò che c’è sempre stato, ridare valore a ciò che è stato dimenticato e creare quella bellezza che, in fin dei conti, è il motore del nostro Paese.

Ma c’è di più. Chi pensa che la bellezza sia un qualcosa di meramente estetico, a mio modesto parere, si è sbagliato di grosso. Dietro la bellezza ci sono caratteri, espressioni, passioni, emozioni.

Ed è proprio questo il punto. Occorre guardare a questa opportunità con occhi diversi perché si tratta di un’opportunità in grado di creare un patrimonio di valore e non rivalutare semplicemente un patrimonio immobiliare, un’opportunità che partendo dal “vecchio”, dal “brutto” si proietta verso il futuro tutelando la bellezza 

Il Superbonus 110% non risanerà tutte le ferite, ma una cosa è certa: è una buona base di partenza.

Arriviamo al dunque

Le cose belle non sono facili da ottenere, si sa. Questo concetto vale sempre, in ogni ambito della vita. E anche l’utilizzo del Superbonus 110% non è cosa per tutti: occorre conoscere e, soprattutto, affidarsi ad aziende in grado di completare il processo di trasformazione in modo efficace.

Ma cos’è il Superbonus? Per farla breve, non è altro che una detrazione fiscale del 110% da ripartirsi in 5 quote annuali di pari importo, da applicarsi sulle spese sostenute dal primo luglio 2020 al 31 dicembre 2021 per alcuni interventi (c.d. trainanti) di riqualificazione energetica e sismica e per altri effettuati congiuntamente ai primi (c.d. trainati).

Immagina di essere il proprietario di un immobile o di detenerlo in base ad un contratto di locazione, anche finanziario o di comodato, regolarmente registrato. Immagina di volerlo valorizzare per te, per la tua famiglia o per poterne massimizzare i ricavi. Allora ti fermi, pensi, rifletti e decidi di cogliere l’opportunità. Dopo attente verifiche ed un meticoloso progetto da parte di professionisti abilitati, scopri che il tuo immobile rientra tra quelli che possono accedere al Superbonus per via di alcuni parametri tra i quali la presenza di necessarie caratteristiche “fisiche” e la possibilità di fare un salto di almeno due classi energetiche.

A questo punto, potrai “accedere” al Surperbonus in diversi modi: 

  1. Detrazione fiscale direttamente nella dichiarazione annuale dei redditi: pagherai la fattura all’impresa esecutrice dei lavori e maturerai conseguentemente il diritto ad una detrazione fiscale pari al totale dell’importo speso - per i lavori rientranti nel Superbonus - più il 10%. Tale ammontare potrà essere recuperato in 5 rate annuali del medesimo. Occhio alla capienza fiscale.
  2. Cessione del credito: potrai cedere la tua detrazione ai fornitori dei beni o servizi necessari alla realizzazione dell’intervento, a terzi (soggetti privati come altri condomini, società, enti o professionisti) o ad istituti di credito o intermediari finanziari. 
    Inoltre, per le spese sostenute nel 2020 e nel 2021, potrai esercitare l’opzione della cessione del credito anche solo per alcune rate residue. Ad esempio, sarai libero scegliere di inserire in dichiarazione le prime due rate e cedere il credito corrispondente alle altre tre. In ogni caso non ti sarà possibile recuperare il credito d’imposta non utilizzato nell’anno chiedendolo a rimborso o inserendolo nelle successive dichiarazioni dei redditi.
  3. Sconto in fattura: la potrai richiedere direttamente al fornitore dei beni o servizi, fino ad un importo massimo pari all’intero corrispettivo dovuto a quest’ultimo. A fronte di questo sconto, il fornitore dei beni o servizi che lo ha concesso (ad esempio l’impresa esecutrice dei lavori) potrà utilizzare nella propria dichiarazione dei redditi il credito d’imposta corrispondente al 110% del suddetto sconto oppure cederlo a sua volta, in cambio di un prezzo in denaro, ad un altro soggetto (vedi punto 2).

Vediamo quali sono gli interventi “trainanti” che ti consentono di accedere all’aliquota al 110% e quelli “trainati” che, affiancandoli ai primi, ti permettono di fare il doppio salto di classe energetica.
 

Gli interventi del Superbonus

Come ho precedentemente scritto, il bonus viene erogato solo se garantisce il miglioramento di almeno due classi energetiche, che va dimostrato con l’Attestato di Prestazione Energetica (Ape), rilasciato da un tecnico abilitato. Qualora non fosse possibile il “salto” di due classi energetiche, poiché l’immobile è già classificato in classe A3, è sufficiente il salto di una sola classe, per raggiungere la più alta classe possibile (A4).

Per accedere al Superbonus 110% è obbligatorio effettuare almeno uno tra i seguenti interventi:

  1. cappotto termico, che deve interessare più del 25% della superficie disperdente lorda dell’edificio, o dell’unità immobiliare situata all’interno di edifici plurifamiliari che sia funzionalmente indipendente e disponga di uno o più accessi autonomi dall’esterno;
  2. interventi sulle parti comuni degli edifici per la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti centralizzati per il riscaldamento, il raffrescamento o la fornitura di acqua calda sanitaria, a pompa di calore o a condensazione, con efficienza almeno pari alla classe A;
  3. interventi sugli edifici unifamiliari o sulle unità immobiliari situate all’interno di edifici plurifamiliari che siano funzionalmente indipendenti e dispongano di uno o più accessi autonomi dall’esterno per la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti per il riscaldamento a pompa di calore o a condensazione, con efficienza almeno pari alla classe A.

Una volta accertata la possibilità di effettuare almeno un intervento “trainante” è possibile affiancare uno o più interventi definiti “trainati” come:

  • l’installazione di un impianto fotovoltaico 
  • l’installazione di un sistema di accumulo di energia collegato all’impianto fotovoltaico;
  • gli interventi previsti dal vecchio ecobonus (sostituzione di infissi, impianto solare termico, schermature solari);
  • l’installazione di colonnine per caricare le batterie delle auto elettriche;
  • building automation per la gestione remota.
     
Un’opportunità “Win-Win”

Probabilmente occorrerebbero altri paragrafi per esporre in maniera più dettagliata il Superbonus. Tuttavia non è mia intenzione fare un trattato sull’argomento. 

Credo sia necessario invece sottolineare come, in un contesto di forte turbamento e di scarse certezze, il Superbonus rappresenti una tappa fondamentale per tante persone e professionisti del nostro Paese: dal cliente finale beneficiario della detrazione ai professionisti ed aziende del settore edile passando per quelli del settore finanziario, fiscale, ed immobiliare. 

E sono proprio quest’ultimi che potranno beneficiarne in modo eccezionale se saranno in grado di utilizzare il Superbonus come leva per acquisire immobili e vendere emozioni.

Davide Renna

Classe 1991. Un sognatore a Milano, dal sangue salentino. Laureato in Economia e Management Aziendale, ho conseguito un Master in Business Management. Amo il mare in tutte le sue forme, ma con la voglia di apprezzare la montagna in tutte le sue vette. Un inguaribile irrequieto, rifuggo la noia. Alla continua ricerca di avventure e nuove sfide con me stesso. Il Blog è una di queste.”

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