Agenti immobiliari

Esci di Casa. L’evoluzione umana e professionale dell’agente immobiliare.

Articolo di La Redazione 19 dicembre 2023
Intervista ad Armando Vitali, fondatore e CEO di Area C1

Entra in un nuovo mondo con "Esci di Casa" - non si tratta solo di un invito, ma di una rivoluzione nell'approccio umano e professionale degli agenti immobiliari. Per parlare di questa tematica abbiamo intervistato Armando Vitali, il fondatore e CEO di Area C1, il cui progetto "Esci di Casa" è destinato a cambiare il panorama immobiliare in Italia.


Ma cosa significa esci di casa?

Con esci di casa non si parla di un semplice spot. Esci di casa è un invito dedicato a tutti gli agenti immobiliari (ma non solo) e si potrebbe tradurre in “sii consapevole”, è un’evoluzione umana e professionale. È una nuova visione. Evoluzione Professionale perché ci invita ad uscire dai luoghi comuni, dagli schemi prefissati, dallo status quo, da quelle evidenze che si credono uniche e assolute. Questo rende cieco l’agente immobiliare, perché incapace di cogliere le tante opportunità fornite dal mercato tra cui quella derivata dal mercato degli immobili commerciali.

Ma questo cambiamento è anche e soprattutto umano. Perché se si cerca di fare una passeggiatina attraverso la nostra evoluzione nella storia, è chiaro come l’uomo appaia oltre che cieco anche pigro e asimmetrico. Pigro al cambiamento, abile solo nel ricercare la massima resa con il minimo sforzo e asimmetrico, perché la sua vita è governata dal dolore e dal piacere. Ma senza riuscire mai a gestirlo. L’uomo da sempre fugge dal dolore, e facendolo nutre in se un’avversione alla perdita. Questa avversione infonde nell’uomo l’esigenza di gestire prima la minaccia e poi il piacere che ne può scaturire. In poche parole, quando si è di fronte ad un’opportunità (lavorativa, commerciale, personale) si tende prima a gestire la minaccia/perdita che potrebbe generarsi nel momento in cui si coglie quell’opportunità. Si gestisce prima la paura di perdere quello che si ha piuttosto che il piacere che può derivare dai nuovi risultati.

Parla di paura, di perdita, c’è modo di gestirla o meglio ancora superarla?

Questa paura crea inevitabilmente quello che è chiamato “oceano rosso”, l’oceano di status quo formato da storie “coerenti e familiari” che altro non sono che informazioni che noi riteniamo vere unite alla ripetizione, elemento letale.

In questo susseguirsi di situazioni, l’evoluzione umana ci insegna che fin dalla preistoria, l’uomo si racconta una storia cieca, pigra e asimmetrica perché si fonda su elementi falsi e che lui ha creduto veri perché ripetuti da tutti. Da qui si crea l’oceano rosso fatto di status quo e di impedimenti (?) che bloccano la nostra crescita ed evoluzione umana e professionale.

Area C1 si occupa di un mercato che non è quello delle “case”. Voi siete specializzati in immobili commerciali, una realtà diversa, estranea a quello che è l’immaginario collettivo in cui l’agente immobiliare è colui che “vende case”

Esatto, noi siamo animali profondamente sociali, siamo campioni del mondo di cooperazione sociale, quando abbiamo capito di “non sapere” questa ignoranza ha generato paura e questa paura ha generato nel tempo caos, curiosità e scoperta. Esci di casa, è per questo un invito a uscire dallo status quo e abbracciare un mercato immobiliare diverso, ma che ci hanno raccontato non essere proficuo, come quello degli immobili commerciali. Un mondo che rappresenta il 20% del totale degli immobili in Italia e che cubano, come fatturato commerciale, il 20% del PIL nazionale ma sui cui lavora appena il 2% degli agenti immobiliari perché non consci (pigrizia al cambiamento, cecità di fronte alle opportunità, paura di perdere quello che si ha) del valore di questo “oceano blu” di opportunità.

Ma perché puntare sugli immobili commerciali?

Non ci sono solo opportunità finanziarie, anzi. Puntare sugli immobili commerciali significa infondere al proprio lavoro anche una valenza sociale, una nuova visione. Il rinascimento del negozio fisico su strada infatti, “riaccende” le luci della città, contribuendo alla rinascita di tutto il tessuto urbano e sociale di quel territorio. Nessuna riqualificazione si può attuare senza la valorizzazione e la gestione del negozio commerciale. Sarebbe come guardare una medaglia da un solo lato.

Questa evoluzione professionale trasforma anche la percezione esterna della figura dell’agente immobiliare spesso bistrattata e ridotta ad un mero mediatore tra le parti. Non solo quindi professionisti che mirano ad un guadagno, ma coonsulenti e uomini sociali che puntano a qualcosa di più grande, come rilanciare le nostre città favorendo aggregazione e socialità.

La Redazione