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Leadership Proattiva: 6 Modi per Motivare il tuo Team

Articolo di La Redazione 6 luglio 2021
Quando il team perde colpi.

La Leadership proattiva consiste nella capacità di anticipare esigenze e cambiamenti mantenendo alto e motivato il coinvolgimento del team.

Un team è un organismo complesso che, come tale, può avere momenti di stanchezza e di calo delle energie. Ciò è inevitabile, essendo composto da persone, ognuna con il proprio carattere, le proprie esigenze ed aspirazioni. Un momento così può avere effetti gravi sui risultati immediati e a medio-lungo termine, ingenerando un circolo di negatività. Il calo di produttività determina un clima di tensione interno, di sfiducia reciproca ed individuale, in cui ognuno attribuisce ad altri la responsabilità della crisi.

Questo è il momento di spiegare tutta l’esperienza ed empatia che la leadership proattiva di un team richiede. Partendo dalla conoscenza personale dei tuoi agenti saprai rimetterli in pista, ciascuno nel modo più adatto alla sua personalità. Ma come motivare un team di lavoro? Ecco le principali leve motivazionali cui puoi ricorrere.

  1. Incentivo economico

Senza ipocrisie, l’elemento economico spesso è una delle leve motivazionali fondamentali per riuscire a scuotere da una impasse lavorativa. La prospettiva di integrare ed aumentare le proprie entrate di solito è in grado di spingere ad agire chiunque.
L’arte del team leader sarà quella di assegnare incarichi tali da promettere e consentire i maggiori introiti, con l’ovvia intesa che non piovono dal cielo, ma devono essere guadagnati.

  1. Ambizione di carriera

Capita che l’impegno e il gusto del lavoro vengano meno quando si percepisce una stagnazione delle proprie possibilità di avanzamento professionale. Il piacere di una promozione non è solo collegato alla conseguente maggior retribuzione: coinvolge anche la sfera emotiva. Abbiamo bisogno di successo e di riconoscimento di meriti non solo a parole.

La leadership proattiva richiede una costante attenzione non solo ai risultati ottenuti come brand, ma anche a quelli individuali dei collaboratori. Non aspettare che si accendano le luci di emergenza per intervenire, a volte basta poco: creare un gruppo di studio e nominare quell’agente come responsabile, può essere un piccolo gesto, ma un già efficace riconoscimento di responsabilità, perché ritrovi motivazione ed entusiasmo.

  1. Competenza e formazione

Un altro motivo per cui i risultati possono venir meno è quando la squadra si vede superata da altre concorrenti, perché più aggiornate professionalmente o tecnicamente. 
Riconosci all’interno della tua squadra i soggetti più adatti e fai loro frequentare corsi e stage, incaricali di farsi portavoce, mentori e promotori all’interno del team di tutte le strategie e dotazioni più innovative, per risalire in vetta. L’entusiasmo del ritorno in sella vale gli eventuali costi che dovrai sopportare. Il ritorno in termini economici e motivazionali compenserà ogni investimento.

  1. Realizzazione personale

Ognuno di noi ambisce a sentirsi una persona realizzata. In questo concetto è racchiuso un ampio ventaglio di esperienze, per ciascuno peculiare e intimo. Può contenere molti aspetti: per esempio in ambito lavorativo, avere una serenità economica, per quanto importante, potrebbe non essere appagante quanto riuscire sempre a raggiungere i propri target di produttività.
È il momento in cui mettere a frutto la tua conoscenza più approfondita degli agenti. Con discrezione e sensibilità, indaga sulle loro aspirazioni e fai in modo di concordare obiettivi che consentano di automotivarsi, realizzandoli con piena soddisfazione.

  1. Spirito di squadra e senso di appartenenza 

Sentirsi isolato ed incompreso, tanto più in un ambiente intensamente relazionale ed operativo, porta ad astrarsi in modo maggiore dalla situazione, con spiacevoli ricadute sul risultato di tutti.

Hai la fortuna di essere titolare di un brand, riconosciuto e apprezzato. Rendere l’appartenenza al team un elemento di orgoglio e di reputazione, fa in modo che i suoi componenti siano sempre invogliati a tenerne alto il nome, sia come individui che come squadra. Fai in modo che le incomprensioni vengano chiarite e le difficoltà di alcuni supportate da altri. Nessuno deve restare indietro, tutti devono andare avanti. Riuscire a far sentire l'individuo parte di, necessario e non eventuale, è l’incentivo primario del team building per evitare che la produttività si areni in paludi di dissapori e routine improduttive.

  1. Produttività, gioco, premio

Spesso quello che viene a mancare è l’entusiasmo. L’operatività aziendale diviene abitudinaria e stantia, fin che la barca va. Ma poi non va più!

Tante volte si parla della valorizzazione dell’aspetto umano della professione di agente immobiliare. Vale anche in questo discorso.

L’umanità si distingue dal mondo animale per pochi aspetti, uno è che siamo in grado di ridere con consapevolezza. Basta questo a farti capire l’importanza del divertimento, anche nell’ambito professionale. Non a caso negli ultimi anni sono state progressivamente introdotte tutte le strategie che vanno sotto il nome di gamification

Quando vedi che il team va giù di tono, inventa un premio, qualcosa di fuori dal comune, tipo una cena prestigiosa o un fine settimana pagato, per chi raggiungerà quel dato obiettivo. Poi, con tutti gli altri che non avranno vinto, organizza un momento di festa collettivo, in modo da premiare comunque l’impegno di tutti.

La leadership proattiva, un’arte di conoscenza e attenzione

Re Artù, in un romanzo, dice che il re è il primo servo del suo popolo. È un notevole e basilare insegnamento sulla leadership. Un vero capo, conosce in modo profondo il suo team, il suo valore, le sue potenzialità e debolezze. Sa quando far leva sulle prime per superare le seconde.
Non impone, ma conduce. Non punisce, ma corregge.

Metti a frutto le 6 leve motivazionali di questo articolo e scoprirai risorse dei tuoi collaboratori che forse ancora non conosci!
 

La Redazione