Genova San Fruttuoso vendiamo appartamento
Nella parte iniziale di Via Amarena, comodo a mezzi e servizi, proponiamo in vendita in esclusiva per la prima volta sul mercato, ristrutturato e mai abitato, consegna chiavi in mano con finiture di pregio quali: parquet, bagni di design, aria condizionata, infissi in pvc, illuminazione a led.
Appartamento di 100 mq composto da:
- ingresso
- due camere matrimoniali di cui una con bagno
- bagno padronale
- soggiorno open space con zona cucina
- balcone
Completa la proposta immobiliare un posto auto condominiale. Le fotografie rappresentano un rendering di come sarà l'immobile a fine lavori, senza gli arredi.
San Fruttuoso è stato un comune autonomo fino al 1873, quando insieme ad altri cinque comuni della bassa val Bisagno fu inglobato nel comune di Genova.[1] Dopo l'annessione alla città il piccolo borgo rurale appena fuori delle mura con l'espansione urbanistica del primo Novecento si è trasformato in un quartiere residenziale semi-centrale.
Il nome del quartiere deriva da quello dell'omonima chiesa, con annesso convento, oggi scomparsi[2], di cui si ha memoria dal 1130, ma fino al XVI secolo la zona era detta Terralba, toponimo oggi limitato all'area più bassa della valle del Rio Noce.
Nella parte iniziale di Via Amarena, comodo a mezzi e servizi, proponiamo in vendita in esclusiva per la prima volta sul mercato, ristrutturato e mai abitato, consegna chiavi in mano con finiture di pregio quali: parquet, bagni di design, aria condizionata, infissi in pvc, illuminazione a led.
Appartamento di 100 mq composto da:
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- due camere matrimoniali di cui una con bagno
- bagno padronale
- soggiorno open space con zona cucina
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Completa la proposta immobiliare un posto auto condominiale. Le fotografie rappresentano un rendering di come sarà l'immobile a fine lavori, senza gli arredi.
San Fruttuoso è stato un comune autonomo fino al 1873, quando insieme ad altri cinque comuni della bassa val Bisagno fu inglobato nel comune di Genova.[1] Dopo l'annessione alla città il piccolo borgo rurale appena fuori delle mura con l'espansione urbanistica del primo Novecento si è trasformato in un quartiere residenziale semi-centrale.
Il nome del quartiere deriva da quello dell'omonima chiesa, con annesso convento, oggi scomparsi[2], di cui si ha memoria dal 1130, ma fino al XVI secolo la zona era detta Terralba, toponimo oggi limitato all'area più bassa della valle del Rio Noce.