Torre del Tuono
Siamo nel territorio di Giovinazzo, borgo suggestivo che si affaccia
sull'Adriatico.
Una leggenda vuole che sia stato Perseo, figlio di Giove a
fondare "Jovis natio".
Inoltrandosi nelle campagne circostanti e più precisamente percorrendo
la SP107 , arriviamo in una contrada che prende il nome dall'edificio che
sto per presentarvi.
Una piccola arteria della strada provinciale ci conduce al
possente Maniero. Siamo arrivati a "Torre del Tuono". Un tempo
conosciuto come "torre de lo trono", perché qui il cardinale Giovanni
Vitelleschi nel 1438, accingendosi ad assalire Giovinazzo, pose il suo trono
ed il quartier generale delle truppe papali.
Un fregio posto sul portone
d'ingresso ricorda la figura dell'alto prelato.
La Torre fu completamente ricostruita dalla Famiglia Sagarriga-Visconti
nel 1663. Prese il nome di "Torre del Tuono", dopo che un fulmine il 17
febbraio del 1678 ne aveva devastato la torre. In passato qui si svolgeva una
fiera del bestiame il giorno di San Luca. Inoltre pare che qui si siano
riparati gli austriaci durante la guerra contro la Spagna per la successione
del regno di Napoli.
L'edificio, organizzato intorno ad una corte rettangolare, realizzato
interamente in conci di pietra calcarea di diverse dimensioni, si presenta
su due livelli e comprende una torre difensiva e una cappella.
La cappella è appoggiata alla struttura principale, ed è dedicata a San
Michele Arcangelo, sul cui portale murato si trova un'iscrizione in latino
posta da Michele Sagarriga: "Mihi Meis et omnibus" (per me, per i miei e
per tutti).
Il piano terra è composto da numerose stanze che testimoniano ancora
oggi l'attività agricola svolta in passato. All'interno di alcune di esse vi è
un grande camino, un antico forno e le vasche adibite a mangiatoie per gli
animali.
Al piano superiore troviamo, una grande loggia, tre ampi locali
comunicanti tra loro, una balconata con affaccio sulla corte, ed infine la
torre sormontata da un campanile a vela a fornice singolo.
Completa la proprietà un terreno agricolo di circa 1 ettaro con alberi di
ulivo e di mandorlo.
La visita a questa residenza storica, sarà una esperienza unica, ed al
tempo stesso un viaggio nel tempo e nella storia di un angolo della nostra
magnifica Puglia.
Vi aspetto per intraprendere insieme questo viaggio!
Siamo nel territorio di Giovinazzo, borgo suggestivo che si affaccia
sull'Adriatico.
Una leggenda vuole che sia stato Perseo, figlio di Giove a
fondare "Jovis natio".
Inoltrandosi nelle campagne circostanti e più precisamente percorrendo
la SP107 , arriviamo in una contrada che prende il nome dall'edificio che
sto per presentarvi.
Una piccola arteria della strada provinciale ci conduce al
possente Maniero. Siamo arrivati a "Torre del Tuono". Un tempo
conosciuto come "torre de lo trono", perché qui il cardinale Giovanni
Vitelleschi nel 1438, accingendosi ad assalire Giovinazzo, pose il suo trono
ed il quartier generale delle truppe papali.
Un fregio posto sul portone
d'ingresso ricorda la figura dell'alto prelato.
La Torre fu completamente ricostruita dalla Famiglia Sagarriga-Visconti
nel 1663. Prese il nome di "Torre del Tuono", dopo che un fulmine il 17
febbraio del 1678 ne aveva devastato la torre. In passato qui si svolgeva una
fiera del bestiame il giorno di San Luca. Inoltre pare che qui si siano
riparati gli austriaci durante la guerra contro la Spagna per la successione
del regno di Napoli.
L'edificio, organizzato intorno ad una corte rettangolare, realizzato
interamente in conci di pietra calcarea di diverse dimensioni, si presenta
su due livelli e comprende una torre difensiva e una cappella.
La cappella è appoggiata alla struttura principale, ed è dedicata a San
Michele Arcangelo, sul cui portale murato si trova un'iscrizione in latino
posta da Michele Sagarriga: "Mihi Meis et omnibus" (per me, per i miei e
per tutti).
Il piano terra è composto da numerose stanze che testimoniano ancora
oggi l'attività agricola svolta in passato. All'interno di alcune di esse vi è
un grande camino, un antico forno e le vasche adibite a mangiatoie per gli
animali.
Al piano superiore troviamo, una grande loggia, tre ampi locali
comunicanti tra loro, una balconata con affaccio sulla corte, ed infine la
torre sormontata da un campanile a vela a fornice singolo.
Completa la proprietà un terreno agricolo di circa 1 ettaro con alberi di
ulivo e di mandorlo.
La visita a questa residenza storica, sarà una esperienza unica, ed al
tempo stesso un viaggio nel tempo e nella storia di un angolo della nostra
magnifica Puglia.
Vi aspetto per intraprendere insieme questo viaggio!
